Il dibattito in corso sull'uso di organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura è in gran parte concentrato su due aspetti: la sicurezza alimentare e la contaminazione genetica. Entrambi i problemi sono molto seri ma anche molto deboli da usare in un dibattito contro gli OGM perché scientificamente controversi.
Non é invece controverso il fatto che gli OGM sono una soluzione instabile ai problemi che intendono risolvere perché ignorano il Teorema Fondamentale della Selezione Naturale. Di seguito troverete una raccolta di lavori scientifici che riassume il dibattito in corso.
Castiglione d'Otranto Notte Verde 2015 - Intervista al Prof. Salvatore Ceccarelli sugli OGM
...gli OGM sono la negazione di un principio biologico fondamentale, che è il teorema fondamentale della selezione naturale.....
Di seguito riportiamo anche l'articolo a cui fa riferimento il Prof. Ceccarelli nella sua intervista, in merito ai rapporti tra i ricercatori americani e le multinazionali tra cui Monsanto e la traduzione in italiano...
Olio di Palma...NO GRAZIE!, Olio di Palma...NO GRAZIE!,
EFFETTI DI QUELLE SCHIFEZZE CHIAMATE NUTELLA E MERENDINE …
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2015-10-20 17:37
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Semi,
I SEMI IN MANO A CINQUE MULTINAZIONALI
Terra Nuova
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2015-10-18 18:58
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Il rapporto del gruppo europeo Greens European Free Alliance fornisce il quadro della situazione e lancia un appello alla UE: "Le regole vanno cambiate".
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GM-crop opponents expand probe into ties between scientists and industry. Activist group compels records from
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2015-10-15 12:39
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Cibo e Salute, Cibo e Salute,
La guerra segreta del cibo, avvelenato apposta per noi
The Living Spirits
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2015-06-14 18:18
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Le forniture di cibo sembra siano intenzionalmente progettate per porre fine alla vita umana, piuttosto che nutrirla. MIke Adams Natural News Forensic Food Lab
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Uso folle di disseccanti sotto le viti di Prosecco: 100 multe in 40 giorni
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2015-06-10 17:13
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E' ufficiale! La Russia vieta completamente gli OGM'¦ e l'Italia?
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2015-06-02 17:36
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Un dispositivo per rilevare pesticidi in cibo, acqua e suolo
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2015-06-02 14:12
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Roundup Monsanto: altri 5 motivi per mettere al bando il glifosato
GreenMe.it
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2015-06-02 13:55
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Semi,
SPECIALE SARDEGNA - I SEMI DEL FUTURO
Formicablu
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2015-06-01 14:12
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Pesticidi Free, OGM Free, OGM Free, Pesticidi Free,
OGM: l'Olanda dice No a Monsanto e mette al bando l'erbicida Roundup
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2015-05-26 23:47
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Cibo e Salute, Olio di Palma...NO GRAZIE!, Cibo e Salute, Olio di Palma...NO GRAZIE!, Cibo e Salute, Olio di Palma...NO GRAZIE!, olio di palma, il fatto alimentare, cracker,
Olio di palma, la lista dei 80 grissini, dei cracker e degli snack "senza"
Il Fatto Alimentare
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2015-05-24 23:13
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La lista dei 80 grissini, dei cracker e degli snack che non lo contengono
Cibo e Salute, Olio di Palma...NO GRAZIE!, Cibo e Salute, Cibo e Salute, Olio di Palma...NO GRAZIE!, olio di palma, il fatto alimentare, merendine senza olio di palma,
Olio di palma, la lista delle merendine 'senza'
Il Fatto Alimentare
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2015-05-24 23:00
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Le prime 40 segnalazioni dei prodotti che contengono solo burro, olio di girasole o di oliva
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Olio di palma, la lista dei biscotti 'senza'
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2015-05-24 22:45
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Ecco le 180 segnalazioni dei prodotti che contengono solo burro, olio di girasole o di oliva
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Fondazione Giacomo Feltrinelli: Intervista a Salvatore Ceccarelli
Fondazione Giacomo Feltrinelli
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2015-05-21 13:56
2015-05-21 13:56
SEMI DI FUTURO, SEMI PER IL FUTURO
TRADUZIONE IN ITALIANO DELL' ARTICOLO
Michelle McGuire, una nutrizionista presso la Washington State University a Pullman, è restata incredula il mese scorso, quando gli attivisti che si oppongono all'uso degli organismi geneticamente modificati ha chiesto di leggere la sua posta elettronica.
Il gruppo di attivisti che si chiama “Il diritto negli Stati Uniti di sapere” e che ha sede a Oakland, in California, ha presentato una richiesta, ai sensi di una legge federale sul diritto alla libertà di informazioni, per vedere la corrispondenza con circa 36 organizzazioni e aziende. McGuire è uno dei 40 ricercatori degli Stati Uniti che sono stati ora bersaglio del gruppo, che sta sondando quello che considera una collusione tra l'industria biotecnologica agricola e accademici che studiano scienza, economia e comunicazione.
Questa indagine, cominciata nel mese di febbraio, ha appena iniziato a produrre documenti. Questi includono circa 4.600 pagine di e-mail e altre informazioni ottenuti da Kevin Folta, un ricercatore presso l'Università della Florida a Gainesville e noto sostenitore degli organismi geneticamente modificati.
Le informazioni, che l'università ha dato al gruppo di attivisti, non suggeriscono una cattiva condotta scientifica o illeciti da parte di Folta. Ma rivelano i suoi stretti legami con la Monsanto, di St. Louis, nel Missouri, e altri interessi del settore delle biotecnologie.
I documenti mostrano che la Monsanto ha pagato per viaggi di Folta per parlare con studenti americani, agricoltori, politici e media. Altri esponenti dell’indistria biotech occasionalmente gli suggeriva le risposte da dare alle domande più comuni su organismi geneticamente modificati.
"Nessuno mi ha mai detto che cosa dire", dice Folta, il quale considera la sensibilizzazione del pubblico una parte fondamentale del suo lavoro. "Non c'è niente che io abbia mai detto o fatto che non sia coerente con la scienza."
Aggiunge di non aver mai accettato onorari per lavoro fuori dell’Università, e che l'Università della Florida non gli richiede di rivelare rimborsi di viaggio. Ma le e-mail mostrano che Folta lo scorso anno ha ricevuto uno stanziamento di 25,000 dollari da Monsanto, che ha osservato che il denaro "può essere utilizzato a vostra discrezione, a sostegno dei progetti di ricerca e di sensibilizzazione". Folta dice che i fondi sono stati stanziati per un progetto dell’ Università della Florida sulla comunicazione biotecnologia.
Il portavoce della Monsanto Charla Lords dice che la società è stata "felice di sostenere la proposta del Dr. Folta per un programma di sensibilizzazione per aumentare la comprensione delle biotecnologie", e che la concessione di 25.000 dollari serviva "prevalentemente a coprire le spese di viaggio". Lords aggiunge che la Monsanto considera le collaborazioni pubblico-privato "essenziali per il progresso della scienza, l'innovazione e l'agricoltura".
Queste spiegazioni non soddisfano Gary Ruskin, il direttore esecutivo del gruppo ““Il diritto negli Stati Uniti di sapere”. "Penso che sia importante per i professori che prendono soldi dall'industria di divulgarlo," dice. "E se non lo dicono, questo è un problema. E se dicono che non stanno prendendo i soldi, e li hanno presi, questo è un problema. "
L’articolo continua con altre informazioni interessanti.
Per esempio Il gruppo ha lanciato la sua indagine sui ricercatori accademici dopo aver notato che molti avevano contribuito ad un sito web chiamato “Risposte agli OGM”, che è finanziato dai membri del settore biotech. Il gruppo ritiene che il sito, che si rivolge ai consumatori ed è gestito dalla società di pubbliche relazioni Ketchum di New York, per essere un "strumento di marketing per far apparire gli OGM in una luce positiva. Vengono ora esaminati i dati dei ricercatori del settore pubblico - che sono soggetti alla legge sulla libertà d'informazione - per confermare i sospetti.
McGuire non è sicura perché il gruppo stia cercando i suoi dati, perché lei non ha contribuito al sito OGM Answers. Alcuni delle suoi recenti ricerche smentiscono le affermazioni che il glifosato, un erbicida spesso usato sulle colture geneticamente modificate, si accumula nel latte materno; si basa su una ricerca condotta con l'assistenza di Monsanto. Eppure, dice McGuire, "Sono un ricercatore che si occupa di allattamento."
Ma le e-mail di Folta mostrano che era un frequente collaboratore di “Risposte agli OGM”. I dipendenti di Ketchum ripetutamente gli hanno chiesto di rispondere alle domande più frequenti poste dai critici degli OGM. In alcuni casi, hanno anche redatto risposte per lui. "Vogliamo che le risposte siano autenticamente tue," un rappresentante Ketchum ha scritto in un messaggio, il 5 luglio 2013. "Non esitate a modificare o redigere risposte completamente nuove."
Hanno pensato che potevano risparmiarmi tempo fornendo risposte gia pronte, "dice Folta dei suoi "estremamente fastidiosi "contatti con Ketchum. “E io non so se li ho usati, modificati o cosa, ma ad un certo punto hanno smesso di farlo." Aggiunge che la corrispondenza ottenuto dal gruppo di attivista rivela solo una parte del suo lavoro di scienziato, e presa da sola non fornisce un quadro preciso del suo lavoro.
Ma Chassy riconosce le questioni etiche sollevate dagli stretti rapporti tra l'industria biotech e il settore pubblico. "Stiamo lavorando per loro, o sono loro a lavorare per noi?" Chiede. "Probabilmente un po 'di entrambi" - in parte perché le Università e le Corporations hanno spesso interessi di ricerca che si sovrappongono. É la portata di questa sovrapposizione ciò che vogliamo rivelare.
Michael Halpern, un esperto di integrità scientifica presso la Union of Concern Scientists in Washington DC, afferma che il caso di Folta suggerisce che le Università dovrebbero fare di più per educare i ricercatori su ciò che costituisce un conflitto di interessi e quali tipi di rapporti finanziari devono essere divulgati.
"È necessario quindi che gli scienziati rivelino le loro fonti di finanziamento cosicchè non ci sia la percezione di un'influenza indebita", dice Halpern. «Ma questo non significa che tutto il denaro privato è corrotto o sospetto."
(Clicca sul titolo per aprire il file PDF)
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Evidence from Cuba, Guatemala and Mexico. Ecological Economics, 67: 667 – 682
U.S. Maize and Soybean. Crop Science 53:735–745
(VALORI - Leggi l'Articolo) Fuori gli OGM, Dentro i Contadini
CONTATTI
Scrivi al Prof. Salvatore Ceccarelli
Vandana shiva: OGM e La globalizzazione della povertà
ASSOCIAZIONE S.U.M.
STATI/POPOLI UNITI DEL MONDO
Miscugli collabora con l'Associzione S.U.M.
STATI/POPOLI UNITI DEL MONDO promotrice dell'iniziativa:
"Regioni Libere da OGM"
“REGIONI LIBERE DA OGM” è una campagna ideata e promossa dall’ Associazione S.U.M. – Stati/Popoli Uniti del Mondo che, nell’ambito delle sue iniziative ed attività, promuove l’agricoltura biologica e la salvaguardia dei semi originari come unica e vera via di uscita ai problemi dell’inquinamento della Terra, della fame nel mondo e delle malattie.
L’Associazione SUM conduce da anni una campagna di informazione sui pericoli e i danni che i semi e i cibi OGM (Organismi Geneticamente Modificati) causano alla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente.
La Campagna “REGIONI LIBERE DA OGM”, è stata ideata e promossa in seguito all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2009, del nuovo Regolamento Europeo 834/2007che estende anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di OGM, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene dal 2003 negli alimenti e mangimi convenzionali.
Gli alimenti biologici possono dunque essere etichettati come tali anche se contaminati da materiale transgenico.
È evidente che la tolleranza di OGM negli alimenti e nei semi biologici è una contraddizione in quanto, per sua natura, il prodotto biologico non può contenere il DNA transgenico, nemmeno in tracce.
Queste nuove norme privano i cittadini della libertà di scegliere di non mangiare OGM, che rappresenta un diritto prioritario e irrinunciabile.
Difendere la TOLLERANZA ZERO di OGM nel biologico e nelle sementi è oggi l’ultima possibile resistenza collettiva contro l’introduzione di coltivazioni OGM in campo aperto.
Una volta introdotti nell’ambiente gli OGM come materia vivente, non sarà più possibile ottenere per quella specie, in quell’area, vegetali geneticamente naturali, biologici, come riferisce la stessa Dir. 2001/18/CE: “dal momento che gli OGM inquinano irreversibilmente le aree agricole attraverso i semi e il polline”. Ogni seme, infatti, dà origine a una pianta che produce 5.000.000 di granelli di polline che, trasportati dalle api e dal vento, danno origine in breve tempo ad una diffusa contaminazione generalizzata. La contaminazione avviene anche attraverso il Trasferimento Genico Orizzontale ed è ancora più grave e subdola di quella che avviene attraverso i semi e il polline.
Le coltivazioni biologiche e OGM sono incompatibili, una nega l’altra, e la “coesistenza” in campo aperto non può che determinare la morte dell’agricoltura biologica.
Accettare la tolleranza di OGM nel biologico ci costringe ad avere, in tutti gli alimenti, la presenza di OGM, mettendo a rischio la salute di noi tutti, la salvaguardia dell’ambiente e la tipicità e unicità delle nostre produzioni.
Il nuovo Regolamento è illegittimo in quanto contrario ai Diritti Costituzionali inviolabili (Salute, Ambiente, Libertà ed Uguaglianza), al “principio di libero mercato” e alle norme sulla “corretta informazione dei consumatori”.
Le multinazionali produttrici di sementi non smettono di fare pressioni a tutti i livelli (Parlamento Europeo, Commissione Europea e Governi dei singoli Paesi) per imporre la coltivazione dei loro semi transgenici. La Comunità Europea passa la patata bollente degli OGM ai Governi dei singoli Paesi e questi alle Regioni. Ne nasce così una grande confusione, nella quale spesso le multinazionali con la collaborazione di alcune istituzioni, pubbliche e private, riescono a modificare o bypassare le normative e quindi a legittimare la coltivazione di varietà OGM.
Si rende quindi necessario e urgente richiedere alle singole amministrazioni regionali normative sugli OGM chiare e inequivocabili.
La Corte Costituzionale ha legittimato quelle Regioni che si sono dichiarate libere da OGM, al fine di garantire la presenza sul mercato di prodotti 100% OGM FREE. C’è quindi la concreta possibilità di vietare qualsiasi forma di contaminazione OGM partendo proprio dalla Regione in cui si risiede.
La Campagna “REGIONI LIBERE DA OGM” ha come obiettivo la presentazione, alle singole amministrazioni regionali, di precise richieste allo scopo di ottenere un divieto chiaro, totale ed esplicito delle coltivazioni OGM, che escluda qualsiasi forma di eccezione (vedi campi sperimentali attualmente permessi e presenti anche in regioni che si sono dichiarate OGM FREE) e la tolleranza ZERO nelle sementi e negli alimenti biologici.
I prodotti biologici d’importazione contenenti tracce accidentali ed inevitabili di OGM, devono dichiarare in etichetta queste contaminazioni.
Le richieste, perché vengano prese in considerazione dalle amministrazioni regionali, devono essere supportate da:
1) DELIBERE DEI COMUNI in cui il Consiglio Comunale dichiara di aderire alla Campagna, condividendo le richieste da avanzare alla Regione di appartenenza.
Scarica la BOZZA DI DELIBERA COMUNALE di adesione alla Campagna da sottoporre
al Consiglio Comunale per l’approvazione cliccando sulla freccia a lato:
Alleghiamo anche la LETTERA da inviare al Sindaco per richiedere l’adesione alla Campagna:
2) FIRME dei cittadini dei Comuni ai quali si chiederà l’adesione alla Campagna attraverso
contatti personali e banchetti appositamente organizzati per la raccolta firme.
Scarica il MODULO PER LA RACCOLTA FIRME
Dopo aver raggiunto un elevato numero di DELIBERE COMUNALI e di FIRME della cittadinanza, le richieste verranno presentate al Presidente della Regione.
Attualmente l’Associazione SUM sta promuovendo attivamente la Campagna
"REGIONI LIBERE DA OGM" nella Regione Puglia.
Ad oggi, su 258 comuni della Puglia, hanno aderito alla Campagna
“PUGLIA LIBERA DA OGM” 137 comuni (oltre il 50%).
Tutti coloro che vogliono fare qualcosa di concreto per fermare gli OGM e salvaguardare così la propria salute, quella dei loro cari e delle future generazioni, tutelare il patrimonio naturale e la biodiversità della propria Regione, possono farsi promotori della Campagna REGIONI LIBERE DA OGM. Potete contattare l'Associazione SUM che si propone come punto di riferimento e coordinatrice della Campagna.
Contatti:
Associazione S.U.M. – Stati/Popoli Uniti del Mondo
Casella Postale n° 4 – 73024 Maglie – LE
Tel.: 0836/484851
Mail: statiunitidelmondo@tin.it
Per approfondire l’argomento sugli OGM, inseriamo qui di seguito
due utili fonti di informazione
1) L’ eBook “DOSSIER OGM – Pericoli e danni causati da semi e cibi transgenici” che potete scaricare GRATUITAMENTE
cliccando sulla copertina qui sotto:
2) I Video del Convegno “Puglia Libera da OGM – L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi per uno sviluppo rurale agroecologico a tutela dei diritti umani.”, organizzato dall’Associazione SUM nel corso della Campagna “Puglia Libera da OGM”, per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica. Il Convegno è stato un importante momento di informazione e di aggregazione delle forze anti-OGM. Ricercatori indipendenti di fama internazionale hanno presentato i risultati delle loro ricerche sugli OGM che hanno dimostrato, dati alla mano, la pericolosità degli OGM. L’incontro è stato anche occasione per dare voce alla testimonianza diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli OGM in altre parti del mondo.
I video li trovate qui sotto:
Puglia libera da OGM
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